(High Roller Records) Per chi non lo sapesse, The Rods sono la band di David Feinstein, il cugino di Ronnie James Dio, e del poliedrico batterista Carl Canedy; una onesta formazione di hard’n’heavy che ha certamente raccolto, nella prima fase della propria carriera, meno di quanto meritasse… ma che dall’altro lato si fa fatica a mettere nell’Olimpo del genere. Oggi la High Roller ristampa in diversi formati in vinile il debut, originariamente uscito nel 1980. Si fa notare subito l’hard rock molleggiato, ma dai suoni taglienti e certamente metal, di “Music Man”; “Power Lover” fa pensare a quello che, di lì a poco, farà Jack Starr. Toni caldi e ammiccanti per “Hungry for some Love”, istintiva, primordiale “Get ready to Rock’n’Roll”. Buono il riff, forse poco potenti i cori della titletrack; hard’n’heavy di classe, con un approccio scanzonato, per “Gettin’ Higher”. Sorprendente la ballad conclusiva “Woman”, che ha invece toni incredibilmente British, e mi ha fatto pensare alle cose coeve dei Wishbone Ash. Due le cover presenti, il rock’n’roll di “Sit Down Honey” (originariamente degli Elf, la prima band di Dio) e il proto-metal dinoccolato di “You Better Run” di The young Rascals. Un disco fresco, onesto, caciarone, diretto; non un capolavoro – trovo anzi pericolosa far passare questa idea che QUALUNQUE cosa sia uscita fra 1978 e 1984 sia un capolavoro.
(René Urkus) Voto: 7,5/10