(Go Down Records) Si addentrano in una dimensione profondamente dark wave e goth gli italiani The Sade. Il nuovo lavoro, “Nocturna”, è tetro, è profondo, è oscurità trasformata in musica. Con una copertina che richiama concetti decadenti ancestrali, un medioevo cieco catapultato nell’ignoranza e nella demenza del mondo odierno, “Nocturna” esalta, cattura, incupisce e contemporaneamente offre quell’illuminazione tipica degli album che si insinuano nella psiche, occupando un posto che molto improbabilmente verrà lasciato libero. Album figlio della farsa pandemica, “Nocturna” offre ben tredici brani intensi, immensi, penetranti, incisivi… oltre che deliziosamente decadenti. Lato A, “Vesprum”… la sera. “Sinner” è subito incalzante, “End of Time” sale di livello e diventa sensuale, prima della prepotenza di “No Mercy”. Sublime “Guilty”, profondamente inquietante “King and Queen”, legata ad una profonda radice blues l’ipnotica “Lullaby”. Il Lato B è dedicato allo tenebre che seguono la sera: lacerante “She Dies”, stupefacente e favolosa la lunga “Long Live Death“, un brano che passa da teorie rock & blues crescendo verso un dark metal prima… puro heavy metal poi… un crescendo semplicemente sublime. Travolgente “Another Prayer”, intima “Flatline”, malinconica la conclusiva “Reflection”. Decadenza. Anime allo sbando. Corpi che sentono la nostalgia della vita che fu. Tramonti che ingoiano albe, notti che inglobano i giorni, male che trionfa sul bene… rivelando un nuovo punto di vista, un nuovo percorso, un nuovo cammino, verso quel nuovo inizio, verso quella nuova luce in fondo al tunnel delle tenebre. Verso un nuovo domani, una nuova vita, forse una nuova dimensione… dentro il caldo -quanto subdolo- abbraccio dell’ingannevole speranza.
(Luca Zakk) Voto: 9/10