(Scarlet Records) Sette anni sono passati dall’album d’esordio “The Deadliest Scourge” QUI recensito e ci sono stati anche dei cambi di line up che hanno rivoltato la band come un calzino, eppure quella tendenza power-thrash metal dei greci non è stata affatto spodestata. Anzi, i The Silent Rage ancora oggi rievocano qualcosa degli Iced Earth nel loro suonare e qualche soluzione anche stile Blind Guardian. Ciò non toglie che anche “Nuances of Life” risulta graffiante. Con al canto Michael Rinakakis, già voce per Dragonrider e non solo, al posto di Steve Vanardo, la band impenna il proprio impatto. Le chitarre si adagiano spesso su riff veloci e sostenuti da una batteria che adora andare con uno spartano 4/4 e darci dentro con stacchi ad ogni variazione tematica. Michael Rinakakis ha un tono vocale tendente al roco, mostra potenza e tira fuori degli urli e acuti che ben si sposano con questo clima che emette un minimo di epica degna del power metal, ma in un ambiente in cui tutto appare granitico e con mordente, in una serrata esposizione di riff  tra l’heavy e appunto il thrash metal. Nell’album compaiono come ospiti Stu Block (Into Eternity, Annihilator, ex Iced Earth), Harry “The Tyrant” Conklin (Jag Panzer) e Bob Katsionis (Stray Gods, ex Firewind). I testi sono votati grandi guerrieri in terre lontane. Con ciò e in conclusione, dopo sette anni la band mostra un sound classico, con soluzioni anche ripetute, come il riffing nelle strofe principali, eppure risulta fiera e padrona quanto esaltante in quello che fa.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10