(Noble Demon) Lo chiamano ‘Dark Twisted Metal’ e, diavolo, è davvero oscuro come la morte e contorto come un girone infernale. Metal? Rock? Doom? Che vi devo dire, per me è rock metallico macilento, sporco, putrefatto, malato, un mix di death, di riff incalzanti, di metallo con stile doomy, di energia grezza e spietata che si materializza in ritmiche pungenti e melodie provocanti. Il trio svedese non teme confronti, non teme rivali, ricorda un po’ gli Slegest ma in chiave più doomy, più introspettiva, più… dark! “Dead Canary Run” è il loro terzo album, un lavoro ricercato ma grezzo, spesso ispirato al black’n’roll, ma capace di essere molto più eclettico, deviato, imprevedibile… come confermano brani superlativi quali “Lit De Parade”, una dark ballad che è ‘definibile’ come ‘ballad’ solo per quelle sonorità meno violente ma infinitamente inquietanti. Death e sludge convivono in “Another Future”, mentre “Tomorrow Will Mend” è black’n’roll lento e dannatamente pesante. Che melodie pungenti che sputa in faccia con fare minaccioso “Grant Me Your Peace”, mentre si cammina con circospetto tra i sentieri senza luce degli inferi più profondi con la meravigliosa “Crossing Over”. Marziale “Be Afraid”, assurda e genialmente contrastante “Welcome The Storm”, incredibilmente sensuale ma anche pericolosa la conclusiva “Exit Lights”. Eccentrici. Tetri. Violenti. Introspettivi. Riflessivi. Maledettamente lontani dalla luce. Questo è “Dead Canary Run”. E loro sono i The Vice, dalla fredda ma artisticamente produttiva Svezia!
(Luca Zakk) Voto: 9/10