(Spread Evil Productions) Il debutto dei finlandesi The Watcher, registrato ormai quattro anni fa, comincia con una intro che sembra far presagire l’ennesimo album black atmosferico… invece la successiva “Guru Of Hate Yoga” è un concentrato di roccioso death metal al confine tra la scuola svedese e quella americana. Se consideriamo che il gruppo è finlandese, la dimensione comincia ad essere davvero interessante. Suoni moderni si alternano con riff tecnici, affiancati da un cantato che non ha nulla da invidiare alle moderne produzioni. Nelle nove tracce che accompagnano l’ascoltatore, i nostri se ne escono con giri di chitarre ispirati e sempre più tecnici, senza mai -per fortuna- sfociare nel virtuosismo fine a sé stesso. Ecco allora intro arzigogolate ma non troppo, canzoni solide e dalla struttura classica per il verbo del death, con un interesse particolare per il suono forzatamente metallico, che rimanda a scenari ipertecnologici e malati, al limite del collasso. Il tutto senza dimenticare parentesi più propriamente death di vecchia matrice. Nessuno dei componimenti stanca, mentre i quasi quaranta minuti del disco scivolano via come dell’acido formico giù per la gola. Un disco più che ispirato, figlio di una scrittura decisa e senza cedimenti. Speriamo sia davvero il primo passo verso un futuro glorioso…
(Enrico MEDOACUS) Voto: 9/10