(Ripple Music) Ogni buon brano metal che si rispetti deve seguire alcuni canoni: deve avere buone melodie, ritornelli memorabili ed un buon tasso tecnico che permetta l’esecuzione di assoli ben fatti, ma soprattutto, quello che davvero fa la differenza è sua maestà il riff. Questa cosa la sanno bene i The Watchers, musicisti versatili ed in grado di cesellare riff memorabili, potenti e ficcanti come poche altre volte mi è capitato di sentire. Una cosa che davvero mi ha colpito di “Nyctophilia” è la varietà dei brani, senza che questa li renda troppo eterogenei o slegati tra loro; si passa con disinvoltura disarmante dalle atmosfere horror care ai Mercyful Fate di “I Am The Dark” a quelle cupe di scuola Soundgarden contenute su “They Have No God”, mentre “Eastward Though The Zodiac” è una ballad non distante da quelle proposte da Ozzy su “Ozzmosis”. “Fightin’ Bleedin’” è ipnotica e monolitica, alla quale si contrappone la title track, puro metallo fumante di priestiana memoria. Impressionante la prova vocale di Tim Narducci, in grado di passare con nonchalance da timbriche cupe e drammatiche ad altre più aggressive ed arrembanti, a seconda del mood del brano. Un album decisamente eclettico per una band dalle ampie vedute e oltremodo ispirata.
(Matteo Piotto) Voto: 9/10