(Steamhammer / SPV)Con il terzo album la ex cover band di King Diamond prosegue un percorso di evoluzione capace di dipingere un’identità più chiara, più definita… tanto che ormai le similitudini con King sono solo estetiche -grazie alla componente horror- e legate alla fantastica voce di KK Fossor (Troy Norr). Inquietante e teatrale “Diluvium”, un perfetto ponte tra il mondo reale e quello degli incubi evocati dai Them. Siamo in territori speed metal con “Age Of Ascension”. Oltre ad una chitarra poderosa, “The Tumultuous Voyage To Hemmersmoor” cerca di celare un’anima power metal, rivelandosi guerrafondaia e gloriosa. Questa sensazione trova conferma con la bellissima “Free”, un brano che rivela anche l’anima prog metal dell’intera creatività del sestetto tedesco-americano. Intensa ed scenografica “Field of Immortality” una canzone con un lavoro sublime di tastiere e chitarre. Diabolica la suggestiva “The Thin Veil”, ricca di tecnica dal sapore melodic power, più metal e più trashy “Hellhounds: The Harbingers Of Death”. Quel feeling thrash esplode poi con “Battle Blood”, e si riconferma con l’ottima “Maestro’s Last Stand”, pezzo ricco di idee, di tecnica, di energia. “Return To Hemmersmoor” conferma la potenza della band e chiude una trilogia iniziata quattro anni fa con “Sweet Hollow”, poi continuata con “Manor of the Se7en Gables” (recensione qui), alzando l’asticella, aumentando la distanza del bersaglio… centrandolo comunque alla perfezione e con inaudita violenza!
(Luca Zakk) Voto: 8/10