(Saint Marks Records) La band di Gavin Spielman (chitarra e voce) si ripresenta con un nuovo album (il precedente è “Oceans Rise”), imperniato su un sound fatto di punk e un acerbo hard rock e l’heavy metal. Le caratteristiche sono esplosive: rabbia, scatenata attitudine all’irruenza, alla protesta, selvaggia voglia di declamare melodie. Ruvidi, esaltati, armati di chitarra, basso e batteria vanno all’assalto con un sound rude ma estremamente chiaro nel come è stato registrato e per come le melodie si sviluppano, semplici, aggressive e spontanee. I Thinning The Herd sono la tipica band che quando suona (e in studio) è in grado di edificare il classico “wall of sound”. Merito anche del mago Steve Albini, il regista del tutto da dietro la consolle. Spielman con la chitarra spariglia riff tra il punk e il rock anni settanta o vagamente stoner, ma il verbo è sempre coniugato su due tempi: punk e hard rock/heavy. Le sfumature poi fanno il resto.“Freedom from the Known” è una pietra dura che sprigiona una propria luminosità, mista a bagliori che riprendono Motörhead, Melvins, Cathedral e via dicendo. Una galleria di suoni ispirati, con melodie che si espandono in modo sinistro, cupo oppure caoticamente maestoso.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10