(InsideOut Music) Charlie Griffiths, chitarrista degli Haken, pubblica il suo secondo album solista presentandosi come Tiktaalika. Un’operazione che lo vede affrontare un prog con iniziezioni di thrash metal novantiano, nel quale si avvertono capriole in direzione dei Megadeth, molto dei Metallica, qualcosina dei Judas Priest e ovviamente di proposte già udite nella sua band principale. Per “Gods Of Pangaea” Griffiths è affiancato dal drummer Darby Todd (Devin Townsend) e il bassista Conner Green (Haken). Con Daniël de Jongh (Textures) alla voce hanno dato una mano anche Tommy Rogers (Between The Buried & Me), Rody Walker (Protest The Hero) e Vladimir Lalić (Organised Chaos). L’album consta di otto pezzi e almeno per la prima metà di essi si avverte quel senso di thrash metal anni ’90, dei quali Charlie Griffiths è evidentemente figlio. La seconda parte è probabilmente ammiccante al thrash metal degli anni 2000, però il tutto non ha dei veri cliché, infatti Griffiths al di là della complessità e organizzazione, suona scivolando tra il thrash e il prog con disinvoltura. Le melodie non sempre vengono sviluppate in maniera completa , proprio per questo passaggio tra la grinta del primo stile e l’artificiosità del secondo. “Gods Of Pangaea” vede al centro del tutto però la chitarra, le composizioni infatti lasciano che sia la sei corde a decidere le direzioni, appunto le melodie, pompando del groove quando serve. Un album gradevole esce in CD ma in versione limitata e con una bonus track vicina a certe cose degli Annihilator, in vinile e digitale.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10