(Elevate Records) La meritoria opera di ‘ristampa digitale’ della Elevate Records continua con il primo, e finora unico disco, dei romani Timestorm, uscito proprio all’inizio del millennio e oggi presentato con due bonustracks. Ottimo inizio con “Lost in the Net”: un modem (beh, eravamo nel 2000!) trasmette un segnale che apre a tastiere spaziali, guida di un brano dal luminoso approccio melodic power, sulla scia di quanto all’epoca facevano, oltre ai soliti noti, anche (e soprattutto) gli Athena (per le escursioni strumentali prog) o i Lost Innocence. Il prog prende il sopravvento nella complessa titletrack, con in particolare sugli scudi, nei diversi duelli strumentali, il tastierista Alessandro Valdambrini. I nostri eccellono ancora nelle parti strumentali in “Catharsis” (bella idea, peraltro, arricchirle con i cori); la dream-theateriana “Labyrinth of Dreams”, disponibile anche come bonustrack dal vivo, si apre su un altro vertiginoso assolo di Alessandro, mentre “In the Shadows” incorpora nelle proprie scorribande anche un passaggio dei Carmina Burana. Due versioni anche per l’accorato episodio acustico “Away”. Un disco che merita certamente di tornare sul mercato, buono se non ottimo rappresentante di quella stagione di metallo italiano guidata da Labyrinth, Vision Divine e DGM; in “Shades” c’è una varietà che difficilmente si trova nelle produzioni power odierne. I nostri, con lineup assai rinnovata, sono al lavoro sul nuovo disco.

(René Urkus) Voto: 8/10