(I, Voidhanger Records) Magari son partito prevenuto nell’occasione del loro primo disco(recensione qui), fatto sta che son passati un bel po’ di mesi e questi ciprioti tornano con un EP che mi ha colpito. La differenza con l’uscita precedente si sente eccome. Ora il suono si è fatto più personale, più orientato al cosmo piuttosto che al sottoterra. La voce è diventata più peculiare e recitata. Ma è l’atmosfera ad essere cambiata. Ora l’angoscia che si voleva trasmettere passa tutta e viene amplificata da suoni ripetuti in un eco eterna di disperazione e soffocamento. Probabilmente la formula dell’EP è più congeniale al gruppo, che forse si esprime meglio con poche idee ma ben distese nell’arco delle cinque tracce. La chitarra è poco presente, si sente più che altro un disturbo continuo di sottofondo che diventa invece il protagonista di un post metal intelligente e che sa colpire subito. La dicitura “Act I” fa ben sperare per un seguito che, a questo punto, potrebbe mirare al punteggio pieno. Iperbolici.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10