(Autoproduzione) Fondati da tre amici attivi nel campo delle… onoranze funebri, i Torchlight Parade di St. Louis, Missouri fanno un metal semplice: il loro debut autotitolato vuole solo far divertire per tre quarti d’ora, e se si sta al gioco il risultato non è neanche malvagio. “Golgotha” dispiega un heavy metal sporco e sguaiato, ‘urlato’ più che cantato dal bravo Torch; può ricordare a tratti i Twisted Sister o Alice Cooper. Cori da stadio per “Salvation”, ai confini dell’hard rock stile AC/DC “Sons of Thunder”. “Angel Wings” è una power ballad un po’ legnosa, mentre il brano autotitolato presenta bene la band per quello che è: un ensemble istintivo, caciarone, muscolare. Ancora casinista “Metal to the Pedal”, mentre i nostri si potevano risparmiare “Soulstruck”, una specie di versione metal di “Smells like Teen Spirit” dei Nirvana. Nella conclusiva “Red White and Blue” (che a me fa pensare alla bandiera della Francia, per quanto i nostri intendano sicuramente quella americana) viene fuori anche un’armonica! Un disco lineare, per una dignitosa serata alcolica…
(René Urkus) Voto: 7/10