(Ossuary Industries) Terzo album per gli Statunitensi Torn The Fuck Apart, band proveniente da Kansas City dedita ad un brutal death dalle tematiche gore (titoli come “Digested Genitalia” e “Autopsy Of A Cunt” sono esplicativi, in questo senso). Il loro sound pesca a piene mani da acts come Suffocation e Monstrosity, alternando riffs stoppati e potenti ad accelerazioni, il tutto inframezzato continuamente da un uso smodato dello sweep picking che, se inizialmente mette in mostra le notevoli doti tecniche, alla lunga rischia di suonare ripetitivo. Non mancano certamente gli spunti interessanti, come nell’opener “I Can’t Believe She Got In The Van With Me”, che parte con un riff lento e sulfureo sul quale si sviluppa un ottimo assolo che precede una repentina accelerazione, inframmezzata da continui sweep. Pregevole il rallentamento finale. Altro pezzo ben riuscito è “Sulfuric Semen Skank Dunk Tank”, che dopo un inizio abbastanza canonico, un riff efferato e il solito carico di sweep, si sviluppa tra interessanti cambi di tempo, armonizzazioni tipicamente NWOBHM e parti melodiche e acustiche. In definitiva, tutti i brani sono ben suonati e certamente non mancano le doti compositive, mentre quelle tecniche sono elevate. Ma è proprio questa ostentazione di bravura fine a se stessa a rovinare parzialmente delle ottime composizioni, soprattutto se la stessa formula è ripetuta fino alla nausea per tutto il disco. Un’occasione parzialmente sprecata.
(Matteo Piotto) Voto: 5,5/10