TRAGEDY – “I Am Woman”

(Napalm Records) C’è un perché se i Tragedy pubblicano via Napalm Records, e forse è la stessa ragione per la quale questa etichetta -che sa guardare oltre- ha messo sotto contratto anche gli italiani Nanowar Of Steel. Se la band italiana prende in giro un po’ tutti, dal metal a… se stessi… i Tragedy, invece, sono sostanzialmente una cover band o, per meglio dire, una tribute band che vede come oggetto di tributo in chiave metal ogni brano musicale di fama mondiale, indipendentemente dal genere originale! Emersi nel 2010, fecero il botto nel 2015 con “You’re The One That I Want” (dal film “Grease”), per poi replicare con l’hit virale “Stayin’ Alive” dei Bee Gees. Con questo “I Am Woman”, non solo strizzano l’occhio (o prendono in giro?) il glam/sleaze cotonato, ma vogliono principalmente celebrare la femminilità con ben quattordici cover di hit mondiali senza tempo, tutte originariamente cantate da donne o band con donne al microfono come gli Abba, ed ora tutte rifatte in pregevole chiave heavy/hard! Non manca la mitica “Le Freak” di Chic, mentre per il piacere di chi scrive c’è pure “All I Wanna Do” di Sheryl Crow (io adoro la versione orignale!): C’è da esaltarsi con “Venus” di Shocking Blue… con quel basso pungente o con l’incazzatissima versione di “I Will Survive” di Gloria Gaynor… qui con un assolo micidiale. Non manca un pizzico di spionaggio grazie a “Goldfinger” di Shirley Bassey, il senso di gloria di “Flashdance… What a Feelling” di Irene Cara e il metal rocambolesco di “Lay All Your Love on Me” degli Abba. I brani tutti egregiamente e nuovamente arrangiati come pezzi metal, sono pugnalate in faccia pazzesche: non solo per la potenza sonora e lo shred che divaga… ma anche per quei salti indietro nel tempo, nelle epoche e, perché no, nei ricordi di ognuno di noi.

(Luca Zakk) Voto: 8/10