(Fret12 Records) Cosa fa Mark Tremonti con i Tremonti? Soddisfa un sogno, cioè pronunciare il proprio amore per l’heavy e il thrash. Lui è chitarrista di un certo talento, noto con Creed e Alter Bridge, e propone un atto di maestria, cioè un lavoro che dia spazio alla propria creatività e all’arte di sapere suonare la chitarra, il tutto attraverso una sorta di tributo proprio verso quel binomio che probabilmente lo ha formato. Bravo nel sapere creare delle canzoni fruibili, a dir poco orecchiabili nei ritornelli. Mark Tremonti esterna dunque metal e fruibilità con dei contenuti che celebrano tutta una sua storia. In “Cauterize” si fanno avanti anche delle influenze epocali: come non pensare che una “Flying Monkey” ribalta gli schemi dei Metallica di quel “Black Album”, tanto celebrato nel mondo da milioni di fans, ma che in questo caso trova soluzioni alternative metal e grunge (tipo Alice In Chains) e via dicendo? È un recupero del passato o semplicemente un guardarsi dentro del musicista, attraverso un album ben suonato e registrato.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10