(Scarlet Records) Il marchio di fabbrica dei Trick Or Treat è sempre più il power metal che assume in maniera completa un clima spaventevole, tetro, mortifero. Le melodie di “Ghosted” sono corredate da ritornelli sempre perfetti, ammiccanti il giusto e ad accessori per un parco canzoni assortito. Infatti sorgono anche spunti duri, dirompenti e meno power del previsto, con quella doppiacassa praticamente sempre attiva. Le tematiche dell’album ruotano attorno a una cultura popolare di largo consumo, film come “Nightmare” e “L’Armata delle Tenebre”, Dylan Dog, videogame. Se l’energia espressa in “Ghosted” è intensa, alla stessa maniera lo è la sua elevata fruibilità. Si apprezzano anche le prestazioni degli ospiti: Chris Bowes degli Alestorm e Adrienne Cowan di Avantasia e Seven Spires. La Cowan è presente in “Bloodmoon”, guarda caso proprio in una delle canzoni dove erompe uno di quei momenti tosti e ben oltre il power metal. “Return To Monkey Island” è invece il luogo ideale per Bowes. I Trick Or Treat sono accattivanti, in più al di là della matrice comunque apprezzabile ‘spooky’ e delle sue derivazioni ‘cartoonesche’ e fiabesche, il power metal viene incanalato in canovacci classici ma di buona fattura. Insomma, al di là del taglio che si voglia dare alla propria musica, i Tricks piazzano a segno un lavoro rispettabile e riuscito.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10