(Mighty Music) Si sono fatti notare nel 2023 con il debut album “Der var engang​.​.​.”, il quale ha collocato i danesi Trold nella galassia del folk metal. Sono creature non dissimili dai Trollfest, Finntroll e quella fiumana di band del nord Europa che rievocano melodie ancestrali, con quel piglio festaiolo che rende coinvolgente l’ascolto di un loro album. “I Skovens Rige” costruisce ogni sua parte sui principi folk e per le sezioni prettamente metal vige una semplicità esecutiva, con nessuna struttura particolarmente articolata. L’album è stato registrato da quattro musicisti, voce Allan Madsen, chitarra solista Jesper Myrup e ritmica Christian Christiansen, mentre alla batteria Frederik Veile, con l’aggiunta di tre ospiti: Esse (ex-HateSphere) alla voce in growl, Lars Thiesgaard (un attore danese) nelle parti parlate e recitate e infine Laura Emilie Beck (ex-Huldre, Ællevild) al violino. Una dozzina di pezzi coinvolgenti, vivaci, con quel tono accentuato di festa con melodie a volte da sagra popolare o da taverna, in altre dirompenti e maestose. Ci sono alti e bassi ma non nel senso stretto della qualità, semmai nell’udire dei passaggi abusati e uditi tante altre volte in più contesti. Vige la tipica melodia portante del violino nella sua forma popolare e l’accompagnamento delle chitarre, mentre altrove si avverte una costruzione delle parti metal, con un accenno melodico meno da taverna e quasi cinematic-folk. Questi ultimi mostrano Trold in una versione pagan-viking metal. Insomma, vigono dei contrasti che magari si affineranno nel tempo e per avere una band meno scontata, ma coinvolgente, e più elaborata. Niente male la produzione le chitarre non sono seppellite e in più occasioni ruggiscono in maniera audace.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10