(Nordvis Produktion) Black metal, grezzo, pulsante ed ancestrale. Ma anche synth, elettronica, intensa atmosfera. Sono due le dimensioni che convergono in questo ennesimo demo di questa misteriosa entità finlandese, one man band di Lord Corax (ovvero Joni Soini, anche di Rodent Epoch). Un progetto che esiste da circa quindici anni e che mai è giunto ad una release ufficiale, restando dunque nel sulfureo limbo dei demo (con questo sono ben sette). Per fortuna questo ennesimo esempio di arte oscura viene notato dall’intensa Nordvis, la quale lo diffonde –finalmente- opportunamente anche su formato CD. I sei brani sono intelligentemente eterogenei e, per certi versi, vengono in mente le genialità di bands come i Windir; “Kuusen varjossa kankea raato” è furibonda… tranne un intermezzo che all’improvviso diventa dungeon synth. Il mid/slow tempo quasi depressive black di “Mask of the Moon” è esaltante: oltre otto minuti ossessivi, pulsanti, tanto diabolici quanto tribali. “Hahmoja hämärästä (Verhot veressä)“ è un brano tirato ma ricco di iniezioni cosmiche, fino a quel crescendo dentro il quale la ritmica si fa energetica, trascinante, tuonante… quasi in contrasto con la seguente “Pakanakiven legenda”, un pezzo interamente ambient, fatto di suoni e synth, crescendo verso le melodie elettroniche di “The Lord of Thieves”, cosa che poi prosegue anche con la marziale e conclusiva “Initiaatio”. Oscurità a tutto tondo: black, atmosfere sulfuree, atmosfere dark, atmosfere pregne di orrore e terrore, rese ancor più letali dal gelo artico. Un sound minimalista, volutamente e favolosamente ripetitivo, dominato dall’ossessione… curato nei dettagli e tuttavia così ancestrale, così animalesco… così selvaggiamente barbarico.
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10