(Karisma Records) Dopo innumerevoli album concepiti secondo i canoni più variegati, dopo una manciata di album cantastorie, di album por bambini o qualsiasi altra cosa passi per la testa dell’eccentrico Benediktator, ecco un album di puro vintage progressive rock, annegato in una profondissima dimensione psichedelica, strafatto di acidi, accecato da un caleidoscopio di colori abbaglianti generati da una delegazione improbabile di Troll senza meta e senza fissa dimora. Suoni intensi, raggi cosmici, chitarre intense, linee di basso pulsanti, organi che divagano sconfinatamente ed un batterista che dipinge con i piatti le tele sconfinate del groove. Dietro una copertina di Sverre Malling, una esplosione di folklore e racconti di popoli fatati, in un viaggio dentro la mente, dentro il mondo onirico, dentro la fantasia, nel profondo della mitologia che alimenta i sogni -e gli incubi- dei più piccoli… ma anche di noi più grandi, ormai irrimediabilmente cresciuti. Magia, pura magia… misticismo, immenso misticismo: vogliamo giocare? 12° album, dal primo uscito nel ’12… e questo nel 12° anno di attività. Vi serve una calcolatrice o ci arrivate da soli?

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10