(Satanath Records/Slaughter House Records) Una intro sognante segna l’inizio dell’opera del combo tedesco, foriero di un black metal piuttosto atipico. Si perché una volta ogni tanto capitano gruppi come questo, capaci di essere davvero black nel suono e risultare comunque freschi ed inediti. In qualche modo i tedeschi hanno deciso di mettere un bel po’ di ingredienti sul fuoco e hanno mischiato black atmosferico con black vecchio stile e donato al tutto un’aura mistica e potente, quasi epica. Le chitarre sono stranamente molto tecniche, soprattutto nei lunghi soliloqui intrapresi in quasi tutte le tracce dell’album, un lavoro molto completo risultante da una summa di elementi molto diversi tra loro. Il risultato è un’aggressività mista a magia, una sorta di slancio evocativo misto a silenzi strumentali riflessivi, il tutto mischiato e connotato in un ambito sinistro tipico di quel black che si rifà alle atmosfere nordiche, glaciali e solitarie. La sensazione è quella che questi tedeschi abbiano voluto fare un disco col botto mettendoci dentro solo le idee migliori e soprattutto con l’intento di ricordare quanto questo genere musicale possa dare all’ambiente metal in termini di qualità, atmosfera e innovazione. Portentosi.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10