(Superbia Music Group) La band italiana Ultima non si esprime in maniera del tutto semplice e non solo per il fatto che il proprio linguaggio musicale è il djent metal, bensì anche per il volgerlo verso una maniera progressive. Se di per sé il djent è un suonare che frammenta, spezzetta e mischia a volte le carte, virare su un lato prog del suddetto genere potrebbe condurre a un effetto amplificato di tale conseguenza. Pur tuttavia la complessità degli Ultima non è esasperata, anche per via del fatto che l’intenzione è quella di innestare nel sound una buona dose di melodia, spesso pescando dal metalcore più puro. A conti fatti la band amplia il proprio suonare, toccando spunti diversi e tenendo sufficientemente alto un tono melodico che agevola l’ascolto del fruitore. “Bloom The Ego” non ricodifica nulla nel suo suonare contemporaneo, punta però a una fruibilità inattesa per uno stile così articolato e allo stesso tempo in modo non propriamente scontato. Niente male per essere un debut album.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10