(Darkness Shall Rise) Saltano fuori dal nulla, sono al debutto… però -diavolo- date un’occhiata a chi suona in questa nuova band! Il progetto è condotto da Anders Odden (Cadaver, Order… e tanti altri, oltre ad essere stato live session per Satyricon e Celtic Frost), ma con lui c’è Frost (Satyricon, 1349) alla batteria, K.B. Fletcher dei Disgusting all’ottima chitarra solista e L.J. Balvaz (Balvaz, Cadaver, Disgusting) come vocalist e seconda chitarra. Ovviamente siamo in territori black, death/black… con qualcosa che ricorda gli Immortal, una certa dose di tempi tirati (considerando chi suona la batteria..), senza comunque esagerare (in senso relativo, ovviamente), dando quindi spazio sia a diverse idee melodiche che ad assoli. “Desecrator” apre mettendo subito in mostra lo stile della band, un brani aggressivo ma ricco di dettagli, di arpeggi, di soluzioni ritmiche ricercate, accelerazioni violente ed approfondimenti atmosferici. Impetuosa ma imprevedibilmente seducente “Sacrifice”, mentre “Leave Them In Disgrace” ha quel qualcosa di sulfureo tipico del death incastrato dentro ritmiche spacca ossa… cosa che si ripete con il mid tempo che emerge da “Consumed By Hate”, brano arricchito da un ottimo assolo. “Castle Of Blood” spicca su tutto il resto: un brano indovinato a-là Immortal, molto dinamico, pulsante, farcito di melodie taglienti come lame affilate che crescono trionfalmente in una evoluzione solista epica ed irresistibile. Non prende prigionieri “Forces Of Doom”, provocante “Declaration Of War”, fa capolino un senso malinconico poi spazzato via da una furia distruttiva con”Rise From The Shadows”, prima dell’esuberante coppia di canzoni finali, la rocambolesca “The Mighty Pentagram” e la sinistra e coinvolgente “Covenant Of Pestilence”. Certo, niente di nuovo, tanti dettagli del black classico norvegese qui rivisti, rimescolati, nuovamente concepiti; però questo “Retaliation” spacca per davvero: un disco che esige essere suonato a tutto volume!

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10