(Blood Fire Death/Autoprodotto) Gli Unchosen Ones rappresentano tutto ciò che il metal è stato a cavallo tra gli anni ’80 e gli anni ’90: voce pulita, squillante, ritmi cadenzati e potenti, riff rocciosi e assoli ruffiani, con una particolare predisposizione per le melodie. Aggiungiamoci che questi galiziani sono un tantino aggressivi per gli standard heavy di ormai trent’anni fa, giusto per stare al passo con i tempi (ballad a parte…). Insomma: un gruppo di nostalgici o pura bravata commerciale? Secondo me siamo più vicini alla prima ipotesi, con un gruppo bello in spolvero, con tanto da dire alla sua prima uscita. Undici tracce senza riempitivi, che se fossero uscite negli anni da cui traggono ispirazione, avrebbero fatto la differenza con decine di gruppi più blasonati. Nessun rimando troppo marcato ad un gruppo specifico, quanto piuttosto all’atmosfera di quegli anni, in cui non c’erano filtri, live rimaneggiati in studio , ma solo presa diretta, sperando che la prima registrazione fosse quella buona. Nostalgici.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8/10