(Two Star Records) Debut album per gli Us Amongst The Rest, band proveniente da York, Inghilterra attiva dal 2012. La proposta musicale di questo quartetto è un alternative rock arricchito da parti robuste, sulla scia dei Funeral For A Friend. Dopo un’intro pianistica, tocca alla potente e cadenzata ”Fields Of Fray”, brano in equilibrio tra post rock ed heavy metal che ricorda gli Alter Bridge più alternativi. La dolce ballad “Angels” mette in mostra il lato più melodico del combo, per un brano dominato dalle chitarre acustiche fino alla parte finale, dove parte un ottimo assolo elettrico. La title track inizia anch’essa in maniera soft, ma poi accelera raggiungendo il suo apice nel ritornello anthemico che dal vivo non farà prigionieri, con l’ottima voce di Karl Sandor, vero mattatore dotato di una buona estensione ed espressività. Il punto di forza della band è quella di saper scrivere ritornelli che si piantano subito in testa, come nel caso di “Horizons”, brano immediato che vedrei bene come potenziale singolo. L’immediatezza non manca nemmeno nella potente rise, caratterizzata da un riffing stoppato e cadenzato, un refrain semplicissimo ma perfettamente efficace e da un assolo dal sapore neoclassico. Ipnotica la conclusiva “Falling Skies”, dal riff cupo che mi ricorda lontanamente i Tool. Anche in questo caso il chorus è vincente e dona solarità a questo pezzo oscuro, che si conclude con un malinconico pianoforte. L’album è ottimamente prodotto da Joe Graves (Asking Alexandria), con suoni nitidi e potenti, per un album davvero maturo e ben riuscito. Un ottimo debutto, ne sentiremo parlare a lungo.
(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10