(ATMF – De Tenebrarum Principio) Una entità diabolica al debutto… anche se il duo che sta dietro a questo progetto è tutt’altro che debuttante; gli Útgarðar sono infatti metà svedesi e metà americani, rispettivamente un crimine compiuto da Seiðr, ovvero Andreas Westholm (Blackest e Seid, ex Serpent Omega) e Niðafjöll, il bassista degli Uada. Il loro black apre con una impostazione raw, selvaggia, novantiana: nessun prigioniero, una tormenta sonora… che poi vira verso un mid tempo irresistibilmente marziale, ricco di atmosfera, di melodia, sempre velato da una minacciosa aura maligna; è questo che rivela la opener “The Pyres of Útgarð”, con la seguente “Ymir Awakens” mediamente più feroce, ma anche teatrale, incisiva, rituale e decadente. Con “Trolls of Muspel, Trolls of Frost” le cose si fanno più atmosferiche, più ritual-doomy, anche se le sfuriante non mancano e… sono decisamente concepite per togliere il respiro. Inquietante e ricca di sorprese anche in ambito voci la seducente title track, prima della conclusiva “Under Soil”, la quale si addentra ancor più in ambiti oscuri, occult-ambient… rivelando poi un black trionfale, intenso, diabolicamente incantevole. Chitarre dal suond personale ed incisivo, riff ricercati e sempre graffianti. Una concezione moderna per dar vita ad un qualcosa di ancestrale, di primitivo, di dannatamente inspirato, di mortalmente gelido.
(Luca Zakk) Voto: 8/10