(Sliptrick Records) In archivio abbiamo l’EP d’esordio dei Varang Nord, “Fire of the North”; ma da allora, le strade di Metalhead.it e della pagan metal band lettone non si sono più incrociate. Con piacere ritrovo allora questi guerrieri baltici con il loro terzo disco, forte di undici brani. Guerresca, in linea con la fumosa intro, “Stuojīs”, mentre “Pārķiuņa Uomurs” ha suoni e accenti tali da far pensare a una specie di versione pagan degli Amon Amarth. Ipnotica, a tratti Fintrolliana “Dzeļža Ryuda”; momenti di calma e improvvise sfuriate con “Uperiešona”, molto alla Arkona, poi è tavernesca (ma per fortuna senza esagerare!) la ritmata “Syt pa Seji”. La lunga e ieratica Karaveiri fa certamente pensare all’epos degli Skyforger. Nell’insieme un disco di genere più che dignitoso, con alcuni momenti fieramente nordici; la traduzione del titolo è ‘Il Martello del Tuono’.
(René Urkus) Voto: 7/10