(Nordvis Produktion) Giungono al quarto album lituani Veliu Namai con il loro dark folk dall’immenso sentore rituale. Un nuovo lavoro che avvolge la mente, che travolge il corpo, che annienta meravigliosamente ogni senso con ritmi ossessivi, quasi techno, elettronica e beat… a supporto di melodie suggestive, strumenti di ogni tipo al servizio di atmosfere che possono manifestarsi solo di notte, attorno ad un fuoco, mentre ombre mascherate danzano al cospetto di santoni, stregoni, spiriti benevoli, demoni maligni… verso una trance lasciva, deviata, perversa. Erotica. Una epica collisione tra ritmo ed atmosfera, di modernità ed antichità, di incroci ed intrecci etnici i quali spaziano da nord a sud, da est a ovest, mescolando folklore nordico con folklore mediorientale, quello asiatico con quello americano, quello europeo con ogni altra forma di tradizione rituale e musicale. Con ospiti quali Espen Winther (Eldrim), la vocalist lituana Liucija Nanartaviciute e il compositore serbo-svedese Petar Mrdjen, “Alkai” trasporta lontano, conduce oltre, rivela di più, elevando verso il prossimo livello di percezione spirituale, con un tanto esplicito quanto irresistibile invito a sperimentare il mondo mistico dei Paesi Baltici, percependone la misteriosa sacralità del suo antico passato, dentro il lato più oscuro della natura, verso l’altra riva, verso una nuova spiritualità, verso la nuova dimora.
Luca Zakk) Voto: 10/10