(Time To Kill Records) I Violentor, una delle migliori metal band attive in Italia, sono devastanti, spudoratamente diretti nel loro estremismo interpretato sia sotto forma musicale quanto testuale. Quest’ultimo aspetto poi in “Manifesto Di Odio” giunge a vette assolute, come il titolo lascerebbe inevitabilmente supporre. Roba forte, però visto che questo mondo è destinato a finire male allora occorrono proprio questi messaggi. Ritratto della meschinità umana “Manifesto Di Odio”, nel quale i Violentor mettono a muso duro sullo stesso piano chi è parte della società, chi l’amministra, chi la distrugge e chi la subisce. Tutti colpevoli e tutti inadatti, le vittime quanto i carnefici. Per come stanno le cose qualcuno deve pure andare al sodo su cosa è quella bestia immonda che è l’umanità. Per chi non fosse d’accordo sul valore della band, perché è un assoluto mix di Motörhead e Venom, di speed metal e thrash sporcati dal punk, si risponde che ‘frega il giusto’! Dura per neppure mezz’ora questo travolgente nichilismo irrispettoso e ribelle. Una tirata micidiale, ovviamente veloce, arroventata, fulminante nella sua spietatezza che seppellisce ogni pensiero e riflessione. “Manifesto Di Odio” è una caterva di riff caotici, disillusi nei suoni impastati, sui quali svettano le arringhe rabbiose, anzi distruttive, dunque esplicite ed ossessive di Alessio Medici. I Violentor puntano minacciosamente contro tutto e tutti, urlando che il male è ovunque e nessuno sembra respingerlo, anzi se ne lasciano soffocare le persone. «Siete tutti morti…schiavi di questa società di merda» è la frase più sobria che si può udire nel vortice ribollente emesso da Alessio Medici. Attorno al fuoco verbale un tuonare esasperato, polverizzante che sembra si provenire da un metal di 40 anni fa, ma poco importa. ‘Frega il giusto’!
(Alberto Vitale) Voto: 10/10