(Steamhammer / SPV) Ristampa da parte della Steamhammer / SPV dei primi due album dei Virgin Steele, usciti rispettivamente nel 1982 e nel 1983. “Virgin Steele I” è il debutto della band newyorkese e presenta un sound ancora un po’ acerbo, dove l’epic metal ancora embrionale che costituirà la carriera dei nostri si fonde con un potente hard rock tipicamente ottantiano. “Danger Zone” è una galoppata incalzante, caratterizzata da ottimi assoli e dalla particolare voce di David DeFeis che si divide tra parti molto espressive e acuti altissimi. “American Girl” è accattivante all’inverosimile, dal ritornello semplicissimo e memorabile. “Still In Love With You” è una ballad da brividi, con DeFeis particolarmente ispirato ed un lavoro sopraffino di Jack Starr alla chitarra. L’epicità si taglia a fette su “Children Of The Storm”, ad oggi uno dei pezzi migliori dell’intera storia della band. Molto ricca la sezione delle bonus tracks, tra versioni demo ed orchestrali, più un brano nuovo di zecca intitolato “Hell From Beyond The Stars”, dall’incedere thrashy e caratterizzato da vocals minacciose ed oscure. Il successivo “Guardians Of The Flame” delinea finalmente lo stile noto dei Virgin Steele, ossia quell’epic metal colto e raffinato, a tratti romantico, in contrapposizione con l’approccio muscolare, diretto e talvolta pacchiano messo in luce dai rivali Manowar. Questo non impedisce certo a DeFeis e soci di pestare duro quando serve, come si può sentire sulla devastante e veloce “Burn The Sun”. “Life Of Crime” è priestiana fino al midollo, mentre il senso epico toccato con l’accoppiata composta da “The Redeemer” e la title track raggiunge picchi inarrivabili. In questa ristampa troviamo ben due brani nuovi: l’accattivante e sensuale “Blonde Angel”, la quale avrebbe dovuto finire su “Age Of Consent”, ma non è mai stata registrata prima, mentre “The Heaven’s Door Suite” altro non è che la cover di “Knockin’ Of Heaven’s Door”. Dopo un anno dall’uscita del controverso “The Passion Of Dionysus” (recensione qui), queste ristampe ci riportano piacevolmente indietro nel tempo, agli albori di una band che ha marchiato a fuoco la storia del metal a stelle e strisce.
(Matteo Piotto) Voto: s.v.