(Sensory Records) Dopo anni, giungendo al terzo full length in studio, la band italo-svizzera finalmente trova una label! Ma paliamo di una band che meriterebbe tanto, che meriterebbe una visibilità internazionale e sicuramente di altissimo livello. Il nuovo lavoro propone otto brani nei quali melodia e tecnica si fondono, si intrecciano, trovano un punto di unione molecolare… otto brani che seguono il percorso della band, senza più l’aiuto di nomi illustri come successe per il precedente lavoro (recensione qui). La mastodontica opener, la title track da quasi venti minuti non è abbastanza: pezzi come “The Paradise of Lies” o l’intensa “Butterfly Effect” mettono in luce una band matura, ormai lontana dagli stili dominanti delle band hanno influenzato la band capitanata da Valerio Æsir Villa, Dream Theater in primis. Con il disco omonimo siamo davanti a musicisti sempre più tecnici, nuovamente sempre più cinematografici! Un prog metal anni ’90 come mai sentito in quei floridi anni: i Virtual Symmetry regalano melodie immense, riff taglienti, aperture infinitamente cathcy… dando vita ad un disco immenso, ricco di fantasia (certi ritornelli in Italiano, poi, sono puro piacere artistico!), pieno di divagazioni… imponendo finalmente un loro stile, una loro identità, molto lontana dagli standard dettati anni or sono dalle bands più influenti del genere!
(Luca Zakk) Voto: 9/10