(autoprodotto) Debutto estremamente interessante, anche se ormai uscito da un anno e mezzo, per gli italiani Voice Of The Inner Demon, band che annovera in formazione Björn Hodestål degli Arcana Opera, Matteo Frigo (Eliseum, ex Arcana Opera, ex Desdæmona), Giorgio Orani (Wintryfrost) e l’eccellente blues vocalist Nicola Tobio. Il loro dark/ gothic rock, spesso appesantito da influenze metal, mette in congiunzione ambientazioni inquietanti con un incalzare dark/synth wave, il tutto compresso in una efficace potenza musicale, ricca di elettronica, capace di rendere l’album tanto travolgente e catchy, quanto tetro ed introspettivo. L’oscura e profonda voce del vocalist, poi, completa una offerta musicale seducente, capace di strizzare l’occhio ai The 69 Eyes, ai The Mission, abbracciando però uno stile in linea con i finlandesi Sleep of Monsters e ricordando, perché no, anche gli HIM. Subito tuonante “The Edge”, sentori di metal progressivo con variazioni pregne di malinconia su ”Against Me”. Stupendo il motivo dominante di ”Harmony”, canzone con una tendenza tenebrosa, quasi dannata, mentre l’elettronica ”Destiny” catapulta immediatamente agli anni ’80, regalando un brano catchy e ricco di groove. Delicata “One”, con i suoi accenti di riff pungenti e la sua generale mestizia. Stupenda e trainante “Collision”, uno dei brani che forse più si ricordano i compianti le band finlandesi sopra citate, anche se lo stile dei Voice Of The Inner Demon riesce a spaziare con più ampiezza, aggiungendo dettagli provocanti, come quel pianoforte che si affaccia sul ritornello. Un sentore gotico immenso apre ”Wasteland”, brano che stimola con un riff tagliente a sostegno di linee vocali ricche di disperazione e teatralità, mentre la batteria assalta con riempimenti molto ben azzeccati e tutt’altro che prevedibili. Intima e ammaliante ”Through Mirrows”, graffiante l’energia di ”Pale”, ottimo equilibrio tra grinta e viaggio nel proprio io su “My Madness“, pezzo che conduce alla frizzante, coinvolgente e conclusiva “Thought The Hole”. Intensi, oscuri, passionali, seducenti. Un debutto di altissima qualità, una band che deve uscire dall’underground, una band con uno stile e delle sonorità con un potenziale di pubblico molto vasto.
(Luca Zakk) Voto: 8/10