(Personal Records) Doom. Tanto doom. Gli svedesi Void Moon sono tetri pur divulgando melodie brillanti, ricche di senso epico, legate indissolubilmente al metal più classico. Siamo al quarto capitolo, il primo con la nuova etichetta, un album brillante, intenso… in linea con un sole sorgente, come suggerisce lo stesso titolo. I duo spinge, pesta, mette sul piatto ben nove brani di doom perfetto, farcito dai riff giusti, dalle vocals perfette, offrendo spazio all’incedere marziale, alle divagazioni melodiche, ad assoli semplicemente esaltanti. “Dreams Inside the Sun” si fa ascoltare con provocazione, sa essere intenso, coinvolgente ed indubbiamente provocante. Doom di qualità, doom che non opprime, che non si ripete, che non ripropone semplicemente la stessa rivalutazione di una storia nota. Ed ecco che “Broken Skies” è quasi speranzosa, mentre “East of the Sun” è pesante, è old school, è quasi thrashy. Misteriosa “Season Out of Season”, contorta ed introspettiva la lunga title track. Volete del doom? Volete tendenze a-là Candlemass, passando poi per la florida suola finlandese? Ebbene, ecco i Void Moon, ecco il loro nuovo “Dreams Inside the Sun”: fresco e pungente tanto quanto occulto e deliziosamente decadente!

(Luca Zakk) Voto: 8/10