(Metal Blade Records) Ancora tra noi i Vomitory e dunque, come da titolo, non c’è altro d’aspettarsi che rotoleranno molte teste. Sono passati dodici anni dall’ultimo album “Opus Mortis VIII” e nel 2013 la loro ultima esibizione, poi il ritorno nel 2019 per festeggiare i 30 anni. Finalmente, dopo i discorsi live, l’intenzione di scrivere e registrare del nuovo materiale già nell’agosto del 2021. L’impatto sonoro di “All Heads Are Gonna Roll” è mostruoso e pensare che la band ha registrato gli strumenti nei propri spazi e con uno studio mobile e con solo le parti vocali registrate presso Leon Music Studios, dove la band aveva precedentemente lavorato gli ultimi tre album. Il granito delle chitarre di Urban Gustafsson e Peter Östlund è liscio, privo di increspature. Il vocione ombroso di Erik Rundqvist, anche basso, è la narrazione di queste orride storie e situazioni ricamate da un death metal tipicamente svedese e tipicamente Vomitory. La band spara colpi ad effetto, con cambi di ritmo e soprattutto con quelle due chitarre divoranti, rabbiose con influssi hardcore e qualche concessione al melodic ma senza troppo esagerare. “All Heads Are Gonna Roll” è una cavalcata micidiale dall’inizio alla fine, dove anche i piccoli e brevi punti grindcore aiutano a rendere questo sterminio di teste che rotolano altamente sconquassante.
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10