(Roman Numeral / Machine Tribe Recordings) Presentati come black ambient/death industrial, dalle note per la stampa, il duo finnico appare come un connubio tra noise, dark ambient e drone, volto a raggelare il sangue di chi ne fruisce. Si tenti pure ad ascoltare in cuffia e al buio questo lavoro e ci si torturerà da soli! La voce non è tale ma solo uno spiritato urlo, uno scream continuo al massimo sussurrato e ansimante ma sempre dalle fattezze inumane. Si è investiti da un’ondata di ostilità in “Black Abyss Invocation”. È per davvero un abisso insondabile questo album, un vuoto indefinibile nel quale i suoni sono prodotti con effetti, elettronica, conferiscono si un lato industrial ma in realtà si entra in un ambient sovraccarico di atmosfere e pericoli vari.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10