(Avantgarde Music) È palesemente instancabile il finlandese Lord Vrăjitor (Juuso Peltola): non sazio dei suoi vari progetti, tra questi il black dungeon synth di Old Sorcery, il symphonic black di Argenthorns o il black di Warmoon Lord, eccolo venirsene fuori con una nuova idea che girando attorno all’occult rock, si ispira in modo tanto esagerato quanto ben riuscito alle sonorità della nostra penisola, per la precisione quelle di Goblin o Jacula, senza dimenticare le composizioni di artisti quali Fabio Frizzi (“Zombi 2”, “Paura nella città dei morti viventi”, oltre ad un brano scritto per un film di Fulci finito sulla colonna sonora di “Kill Bill: Volume 1“) o Bruno Nicolai. Tutto questo nasce dalla personale passione che Juuso a sempre coltiva per i film horror e relative colonne sonore, specialmente di origine italiana (molti dei titoli dei brani sono in italiano o in latino), tanto che questa l’idea nacque diversi anni fa, trovando lo spazio per la composizione solo durante lo scorso inverno. Prog e rock nelle manifestazioni più occulte, decadenti, inquietanti e liturgiche, sempre tra la luce e le tenebre, tra il bene ed il male, tra questo e l’altro mondo, tra il consentito ed il mortalmente proibito. Brani sostanzialmente strumentali, che altrimenti ricorrono alla lingua italiana per testi con tematiche riguardanti magia nera, mistero, stregoneria… cantati o recitati dai var artisti ospiti non rivelati, tra i quali spicca la bella voce italiana narrante femminile su capitoli come “Lucus Horribilem Atque Pestilentem” o “La Maledizione Della Fanciulla Alata”. La qualità delle composizioni è molto alta: certo, nulla di rivelatore se comparato con i nomi ai quali l’artista si è ispirato, ma questi brani vantano progressioni molto seducenti, arrangiamenti indovinati, un abbinamento degli strumenti geniale chitarre e basso sempre pungenti, notevoli il sax su “Volantes Castrum” e il piano su “Sanitarium Son”), verso una resa musica e teatrale veramente di altissimo livello!
(Luca Zakk) Voto: 9/10