(Nordvis Produktion) I tedeschi Waldgeflüster, in quindici anni di attività, sono cresciuti con il loro black metal dal sapore atmosferico ed infinitamente malinconico. Gli ultimi lavori, “Ruinen” del 2016 (recensione qui) e “Mondscheinsonaten” del 2019 (recensione qui), nonché split con bands quali i Panopticon (recensione qui), rivelano un alto livello compositivo, creativo ed esecutivo, per una band tanto su disco che dal vivo è in grado trasmettere con lacerante efficacia quel senso di disperata malinconia, descrivendo la natura, i fatti, ciò che succede e appare davanti agli occhi, partendo da un punto di vista originale, il tutto con maestria e sublime poesia. Tuttavia, come tutte le band che hanno raggiunto un buon status stilistico e di diffusione, dietro c’è una storia, e questa storia -come tutte- ha un punto di inizio, un primo capitolo. Per i Waldgeflüster questo primo capitolo si chiama “Stimmen im Wind” (“Voci nel vento”, ndr), titolo del primo demo uscito nel 2006 in edizione limitata, diffusa in sole 150 cassette. Ma “Stimmen im Wind”, all’epoca un lavoro del solo Jan van Berlekom (in arte Winterherz: il progetto iniziò come one man band), già rivelava idee, melodie, armonie e visioni della natura grandiose e molto personali, tanto che band e label sono giunte all’accordo di ripubblicare su vinile quella perla, quella pietra miliare, quel punto di partenza… optando tuttavia per una nuova registrazione piuttosto che una scontata riedizione magari in chiave remaster. “Stimmen im Wind 2020” è il sound dei Waldgeflüster di quindici anni fa ed è anche il sound dei Waldgeflüster di oggi: una congiunzione spazio temporale favolosa, la quale destabilizza e rende difficile la collocazione cronologia di questi brani nella carriera e crescita della band. Un regalo per chi ama questa prolifica e poderosa band (il vinile include anche un CD con il demo originale), un ottimo spunto per chi decide solo ora di avvicinarsi al sound nato dalle deviazioni mentali dell’oscuro Winterherz.
(Luca Zakk) Voto: 8/10