(Indie Recordings) Una delle pochissime doppie recensioni di questo portale riguarda il secondo disco dei Wardruna, “Yggrdasil” (QUI); all’epoca dell’uscita, io e il collega Zakk facemmo a gara a lodare quell’album meraviglioso, che personalmente classifico fra i cinque prodotti più epici di tutta la mia collezione. La Indie Recordings fa quindi benissimo a rieditare il debut, “Gap Var Ginnunga”, su doppio vinile (nero in gatefold, bianco in picture disc). Per chi non lo ha fatto cinque anni fa, è l’occasione perfetta, e su degnissimo supporto, per immergersi nelle maestose foreste norvegesi guidati da Gaahl e Kvitrafn. Dalla nebbia che si solleva da “Ar var Alda”, alla marcia notturna di “Hagal”, dal mistero di “Heima Thurs” ai toni sciamanici e ipnotici di “Laukr”, fino al rito di “Tognatale”, circa un’ora di musica che è impossibile descrivere a parole, che è folk e ambient pur essendo radicalmente metal, che è trasporto e magia ed ha in sé tutta l’algida fierezza del nord. Imperdibile: e pensate che il seguito è tre volte migliore.
(Renato de Filippis) Voto: 8/10