(By Norse Music) Il quarto capitolo dei Warduna è un passo avanti nel percorso spirituale di Einar Selvik. I tre precedenti album di questo progetto artistico unico -capace di abbracciare musica, folk, tradizione, storia e arte visiva- si basavano di fatto su musica ambient, fortemente ispirata, farcita di strumenti folk, ma comunque in un contesto ricercato, meticoloso e raffinato, con cori e differenti voci. “Skald”, invece, torna alle radici della tradizione e pure alle radici di ciò che sta alla base della stessa idea artistica dei Wardruna. Registrato dal vivo in studio, “Skald” lascia da parte il soundscape avvolgente tipico dei Wardruna, offrendo qualcosa di più carnale, più naturale, più vivo, più vicino alla natura, alla terra, alle forze che coordinano e dominano tutti gli elementi. Puntando alla tradizione orale nordica, ai canti tramandati di generazione in generazione, alla poesia scaldica, questo album riduce tutto meravigliosamente al minimo, con una sola voce dominante accompagnata con discrezione da pochi strumenti come la lira, la tagelharpa o il corno, tanto da definire questo album una pubblicazione ‘acustica’. L’uscita del disco, poi, è stata arricchita da molti dettagli interessanti; primo fra tutti il booklet, il quale risulta molto corposo con la traduzione (in inglese) di tutti i testi ed una introduzione molto esaustiva -a cura dell’autore e filologo islandese Bergsveinn Birgisson- alla poesia nordica e scaldica. Einar, inoltre, ha voluto registrare il video (che potete vedere qui di seguito) per il brano “Voluspá” (il titolo di un antico poema): questo video nasce dalla collaborazione tra l’artista e l’agenzia finlandese Koski Syvari (la stessa che lo affiancò per il video “Raido” che potete vedere qui), ed è stato filmato in Finlandia dove Einar ha passato alcune intense ed indimenticabili (parole sue) giornate di training con lupi selvaggi. Se finora i Wardruna creavano una dimensione sonora avvolgente e magica, con questa release sembra di sedere alla corte di un antico e valoroso re nordico, con l’artista che si esibisce dinnanzi a tutti, nel pieno della sua interpretazione caratterizzata da forte misticismo, forte magia ed uno stato ipnotico esaltato dalla luce instabile del fuoco, dagli odori della natura circostante, del fumo, delle pietanze e del rituale stesso. Nessun effetto speciale, nessuna corposità del suono levigata con un lavoro in studio. Solo una voce dalla melodia infinita, dalla resa poetica superlativa, con qualche strumento di supporto: tutto il resto lo deve aggiungere l’ascoltatore, lasciandosi andare completamente.
(Luca Zakk) Voto: 10/10