(Nuclear Blast Records) Per il sottoscritto, ogni uscita targata Watain è un’esperienza mistica. Rimasi folgorato dal gruppo in quel di Albignasego (PD) nel tour di “Sworn To The Dark” e da allora mi hanno accompagnato per un po’ di lustri, non deludendomi in una singola nota. L’ultimo live in mio possesso, a livello cronologico, era il limitatissimo tributo ai Bathory, quindi ho appreso molto entusiasticamente la notizia dell’arrivo di un primo live vero e proprio incentrato solamente sulla loro discografia. Un disco che ho cominciato ad elogiare già dal primissimo ascolto, per via della potenza inferta dai nostri in una dozzina di tracce che vanno a pescare un po’ da tutto il repertorio dei nostri. In verità, la scaletta scelta è coerente con l’ultima incarnazione degli svedesi, più diretti e concisi che nella fase precedente, più vicini agli esordi. Il suono è come sempre perfetto, come mamma Nuclear Blast ci ha abituato ad apprezzare da tempo immemore, il tutto impreziosito da un artwork essenziale e vecchio stile, soprattutto nella splendida copertina curata evidentemente dal cantante. Un disco da avere assolutamente, in cui traspare l’immensa ferocia e la ossequiosa dedizione dei nostri al verbo nero. Insieme ai Marduk, gli unici alfieri del black metal come gli antichi dei comandano…
(Enrico MEDOACUS) Voto: 9/10