(Cold Dimensions) Tutto ciò che è stato crolla. Inneggia a questo concetto il titolo dell’album di questi quattro blacksters tedeschi. Tutto crolla, tutto decade, la fine simbolica di tutto quello che credevamo solido, sicuro, affidabile. Una fiamma rossa brucia. Forse per bruciare tutte le macerie, cancellare le rovine del crollo di un mondo sbagliato. Corrosione, vuoto totale. Angoscia, avvilimento. Deprimenti concetti circondati da un’atmosferica violenza black metal, che non ha bisogno, e non vuole, rifarsi, ispirarsi ai canoni convenzionali del genere. I dieci tetri comandamenti scolpiti dai Werid Fate sono pesanti, taglienti, tecnici. Ogni canzone ha una sua struttura propria, nulla è lasciato al caso. Un sapiente uso delle chitarre, a volte ispirate al death metal tecnico, crea la situazione perfetta per il trasporto dell’ascoltatore: l’atmosfera che rapisce e coinvolge. Musica scritta con intelligenza, tanto che spiccano le capacità di Kraal, un bassista che si rifiuta del patetico ruolo di inseguitore di chitarre, che non usa distorsione, che preferisce disegnare un caldo groove per riempire il suono in maniera mortalmente avvolgente. “Mirage of a Star”, “The Collapse of all that Has Been”, “In Stile” i capitoli più simbolici. I Weird Fate sanno coinvolgere anche aggiungendo diversi brevi pezzi strumentali che fungono da esaltante atmosferico portando al totale abbandono, alla spontanea prostrazione innanzi a questi quattro signori del male. Un’altra conferma che il metal estremo tedesco è sempre presente, decisamente potente, completamente devastante.
(Luca Zakk) Voto: 7/10