(Werewolf Records) A cinque anni dal debutto (qui) i finnici White Death sputano in faccia un nuovo album di black metal rabbioso, essenziale, old school, feroce e dannatamente accattivante! Al microfono Vritrahn, un pazzo scatenato che urla come un forsennato, mentre i riff vogliono essere diretti, travolgenti, rocamboleschi… a tratti così ignoranti da apparire geniali, come si evince sparando a palla la favolosa title track. Il bello dell’offerta è l’intelligenza di non ricorrere più solo a riff forsennati, troppo veloci, troppo disperati… abbracciando quindi anche mid tempo incisivi, pregni di perversione, di devastazione, di pura follia inneggiante alle tenebre degli inferi più profondi. Pezzi come “Aal Apam Li Aamnuk” sono la definizione del puro orgasmo, con quel groove micidiale, quelle linee di basso calde, quel senso di malvagità tuonante ed avvolgente. Ma i White Death rimangono infernali nell’intimo, quindi… ok quei mid tempo, va bene il groove, ma loro devono poi scaraventarti in faccia massacri senza pietà come “Strife For Blood”… a tratti più vicina al grind che al black, esattamente come la furibonda “Life in Death”, meritevole di menzione solo per l’enigmatico quanto malvagio titolo. L’old school duro e puro sta tutto in “To Die a Thousand Times” e pure sulla corposa e dinamica “Summum Bestiae”. Irresistibile “Phosphoros”, cinica “Concerto of Sodomy”, prima della conclusiva e dissacrante “Celestial”. Sembra che la band voglia deludere tutti: per esempio ogni lamentela ricevuta in fatto di sound relativamente ad ogni demo fatto girare, sembra abbia spinto la band all’intenzionale peggioramento, verso amplificatori più merdosi e sale di registrazioni più simili a cantine ammuffite ed insalubri; sapete cosa vi dico? FAVOLOSO! Se questo stimola i ragazzi a pubblicare ‘robaccia’ come “Iconoclast”… beh… urliamolo tutti: ‘che album di merda…!’, aggiungendo poi un ‘per favore ancora… ed ancora… ED ANCORA!’. Sempre restando fedeli alla loro identità, con tutto questo humor nero, con tutta questa depravazione, con tutta questa pornografica depravazione!
(Luca Zakk) Voto: 9,5/10