(Revalve Records) Un southern rock che graffia dalla calda Sicilia, cospargendo sopra un groove tuonante badilate di povere, di terra, di feeling desertico, materializzando un inospitale scenario nel quale vengono esaltati un feeling sludge ed una vena rock, quest’ultima portatrice di melodia e dimensione poetica. Sono al debutto e sono una band recente, ma non peccano di esperienza e creatività, e non mancano mai tutti i fattori che rendono “Beams of Bones Walls” un disco attuale, incisivo, perfettamente collocabile nei territori occupati da Zakk Wylde & co. Si passa dalla scatenata energia del singolo “Pull the Trigger”, fino alla sudicia armonia della stupenda “Stars and Stripes”, passando per la pesantezza di “Sweet Baby Insane” con una letale sessione ritmica pensata per non risparmiare nessuno. Irresistibile “Face Your War”, mentre pezzi come “Madness”, la coinvolgente “Let Me Turn in You” e l’originale “Part Of It” mettono in risalto l’essenzialità dei riff sporchi che la band ama comporre, ma non mancano mai di dare spazio ad accenni melodici, ricchi di tecnica, i quali rivelano il passato prog-rock di Lance, mente del quartetto. Album poderoso che nonostante la saturazione del genere esprime le proprie potenzialità, divulga le sue intenzioni e risalta qualità compositiva ed esecutiva. Oltre cinquanta minuti di musica irresistibile, capace di accompagnare l’ascoltatore tra melodie intense, le quali fanno sognare un viaggio nel deserto, ed altrettanti riff crudeli che fanno odiare ogni singolo granello di polvere di quel deserto: granelli di polvere che assetano la gola, mozzano l’aria e si abbandonano sconfitti sotto un pesantissimo sole cocente.
(Luca Zakk) Voto: 7/10