(Autoproduzione) Duo canadese formato da Jordan Dorge (Laika) e Brett Goodchild, il primo cantante e l’altro responsabile degli strumenti. E’ questa l’identità dei Wilt e il black metal che suonano è di tipo atmospheric. In particolare si trovano toni decadenti nel sound, mentre nel brano d’apertura “Autumn Veil” la malinconia raggiunta è estrema e a tratti di carattere doom metal. “Cold Misfortune” ha un impeto maggiore rispetto al brano precedente e dunque un’atmosfera molto più gelida. I due brani superano i 6′, ma nel successivo “Empyrean” i Wilt arrivano oltre gli 11′ e manifestano un black metal con più tipologie di atmosfere, oltre a diverse velocità. Chiude “Pale Consternation”, di poco inferiore ai 6′, e con una struttura a grandi linee simile a quella del brano d’apertura. “Wilt” è come l’ingresso in una landa popolata da alberi carichi di neve e venti che battono ogni cosa e ovunque. Quel genere di release in stile Altar Of Plagues e primi Nachtmystium, tuttavia Dorge e Goodchild hanno toni cimiteriali rispetto alle due band citate e tuttavia riescono anche a costruire delle melodie più profonde. Con questo EP i due musicisti sembra si siano presi il minutaggio necessario per dare spazio al proprio stile e promuoverlo, però vorrei davvero sentirli di nuovo e cioè quando costruiranno un intero album e capire se infileranno la giusta quantità di idee e un modulato sviluppo dei pezzi. Il logo è di Christophe Szpajdel, un’autorità in materia.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10