(Karisma Records) Con il secondo disco, i norvegesi Wizrd confermano il loro gusto eclettico, capace di radicarsi su rock e prog settantiani, per abbracciare qualsivoglia libertà e libertinaggio artistici ispirati al jazz. E quell’incedere pulsante e progressivo di “Fylkesvei 33”, esaltato da spunti space rock, appare in contrasto con la melodia ricca e avvolgente di “GT, Me & My 6610”. Il rock puro non manca, ovviamente arricchito di una infinità di dettagli, come conferma “You’re Exposed!”; giustamente rocambolesca “!!!”, intima e riflessiva -a tratti remotamente southern- la bellissima “Fire & Flames”, nostalgica e oscura la conclusiva “Kaleidoskop”. Con testi ora anche in lingua madre, i quattro (provenienti da Spidergawd, Draken, Megalodon Collective, Krokofant e Soft Ffog) si mostrano enormemente creativi: classici ma iper originali, energetici ma molto ricercati, legati a certe tradizioni ma incredibilmente e modernamente dinamici. Se il precedente album (qui) lasciava intravedere una più corposa divagazione di matrice jazz, con “Elements” i suoni diventano palesemente più rock… anche se la definizione ‘rock’ per i Wizrd è estremamente restrittiva!
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10