(Karisma Records) Spegnete i pensieri coscienti e lasciatevi andare. Fidatevi. Fatevi trasportare dai sogni, dalle emozioni, da pensieri solari ed altrettanti pensieri tetri. Suoni privi di luce, suoni cristallini, suoni luminosi, suoni brillanti, atmosfere progressive, groove, teorie jazz, libertà espressiva totale e completa, atteggiamenti artistici tipici di bands quali King Crimson, Genesis o Premiata Forneria Marconi. Ma c’è poco da sorprendersi, in quanto guardando la line up emerge subito la presenza di individui noti sulla scena progressiva ed alternativa, gente proveniente da progetti quali Tusmørke o White Willow. Melodie intense, malinconiche, contorte, improvvise, scenografiche, folkloristiche, rockeggianti, annegate in tastiere moderne e non, tanto da risultare in un tripudio di Mellotron, Moog e Hammond. Ma non mancano xilofoni, clarinetti e qualsiasi altro dispositivo o strumento necessario per dare vita a musica pregna di emozioni allo stato puro, grezzo, naturale. Alchimie strane. Metamorfosi sonore. Contorsionismi acrobatici con arrangiamenti, accordi, ensemble musicale illimitato. Quattro tracce per oltre tre quarti d’ora di musica. Maestria pura. Collasso della coscienza e trionfo del sogno. Un sogno erotico per chiunque ami il rock progressivo d’autore, di altissimo e geniale livello. Suonano dal 1999. “From Silence to Somewhere” è il loro quarto (capo)lavoro. Lo so: state per ordinare il vinile (ovviamente) dal sito dell’etichetta. Ad ordine confermato, inizierete a cercare le tre pubblicazioni precedenti. Vi capisco. So che dovete farlo, è un naturale impulso erotico incontrollabile!
(Luca Zakk) Voto: 10/10