(Red Sound Records) Oppressione. Disperazione. Oscurità. Follia. Elementi chiave in questo imponente debutto degli Italiani Woodwall. Una struttura dedicata allo stoner sulla quale la band costruisce un rock psichedelico, che accarezza l’hardrock, che abbraccia il drone. Efficaci, mai scontati, rendono dinamico un genere basato su concetti ridondanti e ripetitivi, scatenando un’energia tetra, decadente, in delicato equilibrio tra la claustrofobia di una cella per malati mentali ed un viaggio ai limiti della coscienza su comete multicolore, piene di luce accecante e profumi delicati che lentamente decadono verso un tanfo marcio e asfissiante. La mescola di influenze che convergono in queste sei tracce è inquietante per il semplice fatto che i confini sono sempre tenui, e quando l’ascoltatore identifica un’idea questa si evolve immediatamente scavando una voragine nella terra che ingoia, seppellisce, occulta. La title track posta in apertura crea un senso di inquietudine che viene elevato a livelli angosciosi sulla successiva “Locrian” la quale coltiva nel suo utero degli spiccati spunti anni ’70 incrociati con un metal melodico ma sempre e comunque marcatamente decadente. Gli anni ’70 esplodono sul suono marcio e cupo di “King Stuste” per poi evolversi verso lo schietto stoner/doom di “Red Toad”. Tutto questo per trascinare l’ascoltatore sulle pietre taglienti che coprono la lunghissima “Walden”, ricca di arpeggi, di melodia, ma sempre con quell’aria soffocante, priva di ossigeno, infestata da un monossido di carbonio sonoro che a tratti regala l’illusione del respiro, per poi continuare la sua inarrestabile marcia mortale. La conclusiva “Halocene Cambrian” riassume l’album, e offre un ascolto che graffia e lacera garantendo sempre una visione ampia, come se improvvisamente un orizzonte mite e attraente, quanto irraggiungibile, si presentasse davanti agli occhi dell’ascoltatore. Un metal pesantissimo e sconvolto. Suoni psichedelici che si intrecciano con melodia, regalando vari spazi ad una voce morente, capace solamente di ricordare sensazioni devastate, emozioni lacerate. Le parole drone, stoner, rock e metal si fondono nella musica dei Woodwall, e assumono un completo nuovo significato.
(Luca Zakk) Voto: 8/10