(Moribund) Tornano gli americani, dal Tennessee, Wormreich… blacksters incalliti, spietati, brutali. Tornano dopo il buon debutto “Edictvm DCLXVI” ormai risalente a tre anni fa. Il ritorno è affidato ad un EP, che oltre a contenere una cover dei Deathspell Omega, un paio di tracce atmosferiche messe come introduzione o interludio, e pure uno strumentale, offre tre pezzi estremi orientati all’eccesso, alla dannazione eterna. Apre la prima rivelazione “Revelation I: Vox in Rama” che crea esaltazione dell’oscuro, e porta perfettamente nell’immonda atmosfera della release. “Revelation II: Serpents of Choron” sono oltre sette minuti di black furioso, pieno di dissonanze e complessità strutturali, talvolta capaci di ricordare qualche capitolo dei 1349. Dopo il bellissimo interludio (“Shaare-Maveth”), è “Revelation III: Devotion’s Final” ad offrire una struttura ritmica implacabile, travolgente, avvolgente; un pezzo pieno di gusto infernale, di malvagità e odio estremo. “Revelation IV: Enim Satanas Meum Sanguinem” (ovvero “Satana è il mio sangue”) è purezza black metal senza alcun dubbio: i livelli di odio, adorazione del male e furia gratuita sono meravigliosi, anche se la componenti cinematografica ed atmosferica non vengono mai a mancare, evidenziando come la brutalità concepita dalla band sia perfettamente immaginabile in un contesto di soundtrack per scene ricche di sangue e riti occulti. Notevole lo strumentale “Codex Lvciferivm”, introdotto da canti eterei si trasforma in un ambient dove una base di rumori e suoni inquietanti riformula le definizioni di sensazioni quali ansia ed angoscia. Una band che non ridisegna un genere o che formula idee marcatamente nuove, ma risulta comunque capace di trasmettere il piacere dell’odio, l’erotismo dell’occulto, la furia della violenza, l’idillio della morte.
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10