(Antiq) Si fa chiamare proprio Wÿntër Ärvń il musicista che gestisce questo progetto omonimo di dark folk. L’album vede un cantato in francese, il cui titolo vuol dire ‘Sotto il temporale nero – L’astro e la caduta’. I brani sono tutti un folk totale, fatto dunque con strumenti acustici, come chitarra acustica, clarinetto, cornamusa e altri ancora. In totale sono coinvolti ben sette musicisti, nonostante Wÿntër Ärvń non li usi mai tutti insieme nei singoli brani. “Sous l’Orage Noir – L’Astre” et la Chute è ancorato a quel folk derivato dalla mentalità black metal della seconda metà degli anni ’90 e di fatto il cantato usa fasi pulite, ma con uno stile lirico del nord e in scream. Tuttavia proprio il cantato è usato con ferrea parsimonia. Ampia malinconia, introspezione, suoni si delicati ma una spessa atmosfera di nostalgia. Un viaggio interiore che al di là di questa atmosfera grigia e a tratti sognante, presenta un taglio musicale variegato e di buona fattura. La composizione più affascinate è forse “Vingt Ans de Brouillard” che rappresenta anche uno dei momenti a suo modo soleggiato e al pari di diversi altri, soave e sognante.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10