(Club Inferno Ent.) Le note iniziali di “Filthgrinder” sembrano il preambolo ad un album acustico, invece le otto tracce che seguono, ve lo assicurano, sono tutta un’altra storia. Stiamo parlando di thrash gente, puro e semplice, quindi mettetevela via che il momento per la melodia è bello che finito. I riff sono graffianti come il genere impone, le ritmiche sono marziali e battono che è un piacere, mentre la voce francamente mi ha lasciato perplesso. Non è brutta di per sé, ma sembra adagiata sopra il resto della canzone, come un qualcosa che mai riesce davvero ad amalgamarsi con la struttura canzone. È un peccato, perché ripeto non è una questione di tonalità, è che sembra di sentire due tracce sovrapposte, dove una disturba l’altra. Un’occasione mancata, davvero.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 6,5/10