(Merdumgiriz Records) Emir Toğrul è il responsabile unico di questo progetto musicale che si aggancia a un black metal dagli scorci atmospheric. Sono cinque gli album di Yayla e in particolare “Nihaihayat” (QUI), il precedente che esprime molto bene la progressione fatta da Toğrul dal 2009, anno del demo “Yayla”, fino a quel momento. “Pas.to.rale” si sviluppa attraverso delle chitarre molto distorte e affilate, yese a continui scatti. Yayla passa da fasi lente a vere irruzioni nel caos. I synth spesso sono avulsi dall’insieme metal dei pezzi, a dire il vero pure se presenti vengono coperti dalla coltre delle sei corde. In ogni caso le tastiere si ritagliano almeno tre pezzi in solitaria, salvo per “Pandora” in cui interviene anche la batteria. Testi molto ‘carichi’: nichilisti, sopra le righe, un po’ allegorici. Toğrul è così, la musica attraverso i suoi progetti e band, la Merdumgiriz Records, i video e l’arte grafica, ma soprattutto l’ironia e quel modo irriverente sempre sovraccarico nel dire e mostrare le cose. Un esempio è il fallico logo di Yayla. “Pas.to.rale” deborda di caos, di confusione e di una certa violenza, di un qualcosa che non lascia in pace l’ascoltatore, trasportandolo su un terreno estremo, impervio e che non purifica la sua anima.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10